asolo
Definita da Giosuè Carducci la Città dei cento orizzonti, Asolo è uno dei centri storici più suggestivi d’Italia. Raccolta entro le antiche mura che si diramano dalla Rocca, fortezza del XII° secolo, conserva in ogni scorcio testimonianze della sua millenaria storia. Luogo di fascino sui dolci colli asolani, Asolo fu meta di poeti e scrittori, artisti e viaggiatori, che qui trovarono ispirazione ed armonia.
Tra questi il poeta inglese Robert Browning, la Divina del teatro Eleonora Duse, il compositore Gian Francesco Malipiero, la scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark. Una visita ad Asolo permette di conciliare il gusto per la storia e la cultura con i piaceri della tavola.
Nelle osterie, nei ristoranti, nei caffè e nelle enoteche che si affacciano sui caratteristi portici e sulle piazze si possono gustare ottimi piatti preparati con i migliori prodotti locali e legati alla tradizione culinaria veneziana, come gli sfiziosi cicchetti.
Il tutto accompagnato da un frizzante calice di Asolo Prosecco Superiore DOCG, eccellenza della nostra terra.
La favorevole posizione e la felicità del clima fecero di Asolo un centro abitato fin dall’epoca preistorica, e in seguito un importante insediamento dei Veneti.
cosa visitare:
castello di asolo
casa duse
villa freya
rocca di asolo
bassano del grappa
Circondata da colline e favorita da un clima mite, Bassano del Grappa è una graziosa cittadina medievale situata in territorio vicentino.
Passeggiare nel centro storico significa tuffarsi nell’arte: le vie del centro sono adornate dalle opere di autori come Palladio, Canova, Jacopo Da Ponte, Marinali e Dall’Acqua.
A Bassano si trova il Museo Civico più antico nel Veneto che merita una visita assieme alla suggestiva Loggia dei Potestà. Il monumento simbolo della città è il Ponte Vecchio – costruito sul progetto del Palladio – e lega la sua immagine all’epopea degli alpini della Grande Guerra.
Nei secoli, a causa di improvvise piene, è stato ripetutamente ricostruito rispettando ogni volta l’originario disegno palladiano.
Ad un imbocco del ponte si trova il piccolo ma affascinante Museo degli Alpini che conserva al suo interno documenti storici e cimeli d’epoca.
Bassano del Grappa è conosciuta anche per le due grandi tradizioni che l’hanno resa famosa. La prima è la ceramica con le produzioni legate al prestigiosa famiglia Antonibon, che potrete ammirare nel Museo della ceramica a Palazzo Sturm. La seconda è la tipografia, che l’illustre famiglia dei Remondini (editori e calcografi artefici della più importante industria tipografica d’Italia) sviluppò tra il 1600 e il 1800.
Esempi architettonici dell’epoca medievale sono anche la Fortezza, eretta a difesa della città e della quale rimangono le torri e la cinta murarie; la Torre Civica, che permette di godere dall’alto di un panorama esclusivo sulle vicine montagne; il Duomo.
cosa visitare:
piazza garibaldi
museo civico
ponte degli alpini
via del brenta
s. zenone degli ezzelini
Come provano numerosi reperti archeologici, il territorio di San Zenone degli Ezzelini fu abitato sin dalla preistoria. Si suppone, infatti, che nella zona asolana si trovassero gli insediamenti più importanti dell’attuale trevigiano, mentre la pianura sottostante era pressochè disabitata per la presenza di foreste.
Parte della Marca Trevigiana, dal sec. X per il territorio di San Zenone degli Ezzelini appartenne ai vescovi di Treviso e alla fine del XII sec. Divenne possesso di Ezzelino da Romano il Monaco, che lo trasmise del 1223 al figlio Ezzelino III detto il tiranno.
Questi, a causa della sua politica espansionistica, ebbe molti nemici a nel 1259 fu sconfitto a ferito a morte; il fratello Alberico, suo alleato, si rifugiò nel castello di San Zenone dove, dopo aver subito 1’assedio di una lega di feudatari, venne trucidato con tutta la famiglia. Dell’antico castello, ricostruito a nuovamente distrutto, rimane la torre, simbolo del paese.
Nei pressi della torre sorge l’ottocentesco Santuario della Madonna del Monte (meglio conosciuto come “Chiesetta Rossa”) dal cui colle si gode di un incantevole panorama. Una pala di Jacopo da Ponte, un crocifisso ligneo rinascimentale, statue dello scultore sanzenonese Francesco Rebesco ed affreschi del pittore Noè Bordignon adornano la chiesa parrocchiale di S. Zenone.
Del patrimonio architettonico di S. Zenone risalgono al cinquecento la villa Tedesco e la villa Vignola, rimaneggiata nel settecento come la villa di Rovero, quest’ultima è collocata al centro del paese di fronte al Municipio, mentre il località Sopracastello si può ammirare l’esterno di villa Rubelli.
cosa visitare:
Sentiero del Collalto
Oasi San Daniele
villa marini rubelli
torre degli ezzelini
monte grappa
Il massiccio del Grappa è la regione montuosa che fa da naturale collegamento tra il fiume Brenta ad ovest ed il Piave ad est, digradante nella pianura veneta a sud.
Nel novembre 1917, dopo l’arretramento dell’esercito italiano in seguito alla sfondamento del fronte a Caporetto, il Monte Grappa divenne il cordone ombelicale che collegava il fronte sull’Altipiano d’Asiago alla nuova linea difensiva creatasi sul Piave, dal paese di Cismon (Brenta) alle strette di Quero (Piave).
Sul Monte Grappa confluirono i resti della IV° Armata provenienti dal fronte dolomitico (Col di Lana, Tofane, ecc.), dopo un duro scontro avvenuto a Longarone tra il Corpo di retroguardia italiano e le avanguardie tedesche dell’Alpen Korps germanico comandato dal tenente Erwin Rommel.
Sul Grappa la guerra assunse i contorni che il fronte aveva sul Carso, con battaglie di inaudita violenza per la conquista delle cime Asolone, Pertica, Prassolan, Tomba, Salarolo. L’offensiva austriaca della primavera 1916, passata alla storia col nome di Strafexpedition, pur fallita nell’intento di ricacciare in pianura le truppe italiane presenti sull’Altipiano d’Asiago, aveva evidenziato la necessità di organizzare a difesa il Monte Grappa e il Col del Gallo, rilievo montuoso sulla sinistra del fiume Brenta (Valsugana).
Oltre a postazioni per cannoni, caverne per la truppa, magazzini, serbatoi per l’acqua, fu costruita una teleferica da Crespano alla vetta del Grappa e la strada voluta dal generale Cadorna che collega ancora oggi Bassano del Grappa alla cima del monte.